Commento dell'editore e cofanetto:
La poesia di Dante è stata definita «totale» perché egli guarda tutto il reale «legato con amore in un volume».
Dopo di lui questa unità si è frantumata: il risultato è la divisione che caratterizza l'uomo di oggi. Queste conversazioni ci guidano alla riscoperta di uno sguardo che si inoltra nella profondità del reale fino all'«Amor che move il sole e l'altre stelle». In tale apertura alla realtà totale sta la possibilità di ritrovare il proprio «io».