Quarta di copertina:
Nella Divina Commedia il Poeta inserisce nell'Inferno un copioso campionario di suoi concittadini e denuncia la corruzione diffusa a Firenze alla fine del XIV secolo. Nel libro vengono raccontati questi personaggi e le loro vite, insieme ai peccati di cui si erano macchiati. Secondo Dante non c'è più una guida che diriga i cittadini, il potere temporale della Chiesa si ingerisce nelle questioni politiche e l'avidità, la superbia e l'invidia hanno accecato i Fiorentini facendo condannare l'Alighieir per concussione e baratteria...
E allora: "Fiorentini, andate tutti all'Inferno".