Quarta di copertina:
Rodolfo è figlio cadetto di Ottone, un cavaliere a guardia del Cornello di Tasso (Val Brembana), stazione di valico sotto il controllo della Repubblica Veneta, molto importante per il controllo della Via Mercatorum, che passava per Brescia e Bergamo e diretta (attraverso il passo del Cornello appunto) verso la Svizzera e Costanza.
Il giovane Rodolfo, escluso da qualsiasi carica dinastica, diviene un cavaliere errante per realizzare i propri desideri di libertà e di affermazione personale. Si arruola nelle tenute di Canossa e Guastalla, nel territorio, che era appartenuto alla Duchessa di Canossa e al tempo di questa storia (fine XII secolo-inizio XIII) di proprietà dei nobili Alussi Orsenigo, famiglia abbiente, composta solamente da tre persone: il capofamiglia Valente degli Alussi, proprietario del castello e dei territori di Guastalla, la consorte Matilde Orsenigo, proprietaria di Canossa (ma di origine veneziana) e la loro figlia Adele.
Rodolfo e Adele si innamorano, ma sono costretti a fuggire a causa dell'uccisione di messer Valente e dell'occupazione di Canossa e Guastalla da parte degli armati di Ottone IV, autoproclamatosi imperatore. Per liberarsi dagli imperiali, Rodolfo e i suoi compagni di fuga devono usare tutti i possibili stratagemmi e ingaggiare schermaglie che consentiranno loro di portare in salvo domina Matilde all'interno del vicino convento delle Agostiniane, per poi cercare di raggiungere la salvezza a Cornello del Tasso.