Commento dell'editore:
Il secondo volume della serie "Tempus et Regula", che l'autore dedica al censimento e allo studio degli orologi solari medievali italiani, elenca più di cinquantacinque orologi solari medievali trovati in Sardegna fino ad oggi. Ad ogni orologio solare è dedicata una scheda tecnica e storica, mentre a quelli più interessanti è riservato uno studio monografico. Per inquadrare lo sviluppo e le caratteristiche di questi strumenti sono stati presi in esame diversi argomenti ad essi collegati, come la civiltà, la religione e i tempi della preghiera. Questo volume, come tutti quelli della serie "Tempus et Regula", vuole essere uno strumento utile allo studio nonché alla tutela del patrimonio gnomonico medievale italiano, cui gli enti giuridicamente preposti potranno attingere al fine di proteggere da cattivi e infausti restauri i pochi resti di cultura "scientifica" medievale che le pietre erose dal tempo sono in grado di testimoniare. Un linguaggio semplice, sebbene rigoroso, rende il volume accessibile a tutti gli appassionati di orologi solari e ai lettori curiosi delle scienze antiche.
Seconda di copertina:
Tutte le popolazioni e le civiltà del mondo hanno guardato al cielo come fonte basilare di conoscenza. La misura del tempo era una parte fondamentale di questo sapere. Nei periodi più lontani della nostra storia la previsione delle stagioni, dei cicli lunari e solari permetteva all'uomo un'ottima sopravvivenza. Saper scandire la giornata con un orario preciso divenne importante per una corretta vita sociale. A precisi momenti della giornata i Romani associavano altrettanti impegni del buon vivere.
Per tutte le culture e le religioni, un orario dei riti e delle preghiere era fondamentale, e fu così anche nel Medioevo. I monaci avevano necessità di rispettare un horarium ben regolato per cadenzare ogni momento della giornata, sia che fosse di lavoro, sia che fosse dedicato alla preghiera. San Benedetto lo chiamò: Opus Dei.
Il progetto Opus Dei, iniziato a titolo personale nel 1997, oggi si prefigge di censire in modo sistematico tutti gli orologi solari medievali, fissi (cioè non portatili), presenti nel territorio italiano. Quest'archivio, pubblicato in più parti consecutive, suddiviso per regioni e macroregioni, vuole essere una fonte utile allo studio e alla tutela del patrimonio gnomonico medievale italiano, cui gli enti giuridicamente preposti potranno attingere al fine di proteggere da cattivi ed infausti restauri questi pochi resti di cultura 'scientifica' che le pietre erose dal tempo sono ancora in grado di testimoniare.
Indice:
pag. 11 Presentazione
13 Prefazione
15 Introduzione
17 Piccolo Glossario
Parte I. LA SARDEGNA NEL MEDIO EVO
31 Capitolo 1. I quattro regni
31 La struttura governativa della Sardegna medievale
33 1.1. I giudicati
33 1.1.1. L'origine dei giudicati
34 1.1.2. La fine dei giudicati
35 Capitolo 2. Il Monachesimo in Sardegna
35 Flussi e insediamenti monastici fra i secoli VI e XIV
36 2.1. Le origini
37 2.2. Il periodo bizantino
37 2.3. Il monachesimo occidentale: sua ascesa e declino
39 Capitolo 3. Le chiese
39 Stili architettonici autoctoni e influenze esterne
39 3.1. Le maestranze
43 Capitolo 4. Le ore
43 I sistemi orari del passato
43 4.1. Le ore ineguali
43 4.1.1. Le ore temporali
44 4.1.2. Le ore planetarie
45 4.2. Le ore uguali
45 4.2.1. Le ore equinoziali
45 4.2.2. Le ore ab ortu solis
46 4.2.3. Le ore ab ortu solis
46 4.3. Il computo orario medievale
51 4.1. Le Ore canoniche
58 4.1.1. L'ufficio della notte (Notturno, Mattutino e Lodi)
59 4.1.2. L'ufficio diurno (Prima, Terza, Sesta e Nona)
61 4.1.3. L'ufficio della sera (Vespri e Compieta)
63 Parte II. IL CENSIMENTO
63 Introduzione
69 Capitolo 1. La provincia di Sassari
69 1.1. Alghero - Cattedrale (Santa Maria), sec. XIV-XVI
71 1.2. Codrongianos - Santa Maria del Regno, sec. XI
74 1.3. Bulzi - Santa Maria di Cos (o di Sevel), sec. XII
77 1.4. Bonorva - Natività di Maria, sec. XVI-XVII
79 1.5. Bitti - San Pietro del Crocifisso, sec. XII-XIII
82 1.6. Cheremule - San Gabriele Arcangelo, sec. XI
86 1.7. Martis - San Pantaleo, sec. XII
90 1.8. Monteleone Rocca Doria - Santo Stefano, sec. XIII
95 1.9. Ozieri - Bisarcio - Santo Antioco, sec. XI-XII
99 1.10. Padria - Santa Giulia, sec. XI
101 1.11. Sassari - San Giacomo, sec. XIII-XV
103 1.12. Sassari, loc. Nostra Signora del Latte Dolce - San Leonardo di Bosove, sec. XII-XIV
104 1.13. Sassari, loc. Tufai - San Giacomo, sec. XIV
106 1.14. Usini - San Giorgio di Oliastreto (o in Oliastreto), sec. XII
111 1.15. Usini - Santa Maria di Usini, secc. XIII-XIV
112 1.16. Villanova Monteleone, loc. Curos - Santa Maria di Curos, sec. XII
119 Capitolo 2. La provincia di Oristano
119 2.1. Ghilarza, Zuri - San Pietro, sec. XIII-XIV
125 2.2. Gonnostramatza, loc. Serzela - San Paolo, sec. XIII
127 2.3. Masullas - San Leonardo, sec. XIII
129 2.4. Norbello, loc. Domusnovas Canales - San Giorgio, sec. XV(?) - XX
131 2.5. Santu Lussurgiu, loc. Siete Fuentes - San Leonardo di Siete Fuentes, sec. XII-XIV
136 2.6. Solarussa - San Gregorio Magno, sec. XII
138 2.7. Suni - San Pancrazio, sec. XVI
139 2.8. Zerfaliu - San Giovanni Battista, sec. XIII
145 Capitolo 3. La provincia di Nuoro
145 3.1. Orotelli - San Pietro di Oddini, sec. XII
147 3.2. Ottana - San Nicola di Ottana, sec. XII
151 3.3. Silanus - San Lorenzo di Silano, sec. XII
159 Capitolo 4. La provincia di Cagliari
159 4.1. Barumini - Casa Zapata, sec. XVII
162 4.2. Decimoputzu - San Giorgio di Decimo, sec. XI
164 4.3. Dolianova - San Pantaleo (Cattedrale), sec. XII-XIII
167 4.4. Serramanna - San Leonardo, sec. XV-XVI
169 4.5. Siddi - San Michele, sec. XII
171 4.6. Villamassargia - Santa Maria ad Nives, sec. XII-XVI
173 4.7. Villaputzu, loc. Quirra - San Nicola di Quirra, sec. XII
Parte III. ADDENDA
180 Addendum I. Ragguere a piedi d'oca
180 Altri grafi di possibile carattere gnomonico
181 1.1. Monteleone Rocca Doria (SS) - Sant'Antonio di Fogu, sec. XIII
182 1.2. Ghilarza, Zuri (OR) - San Pietro, sec. XIII-XIV
183 1.3. Monastir (CA) - Santa Lucia, sec. XIII
184 1.4. Altri graffiti
184 1.4.1. San Gabriele Arcangelo a Sagama (OR)
184 1.4.2. San Pietro a Settimo San Pietro (CA)
186 Addendum II. I tempi cambiano
186 Orologi solari di transizione
187 1.1. Sorradile (OR) - San Sebastiano
188 1.2. Monteleone Rocca Doria (SS) - Santo Stefano
189 1.3. Cheremule (SS) - San Gabriele
190 1.4. Teti (SS) - Santa Maria
190 1.5. Altri orologi solari - Bonorva (SS), Settimo San Pietro (CA)
191 Addendum III. Graffiti per orientare
191 Gnomoni e Gnomi
196 11.1. Gnomoni e gnomi - Metodi gnomonici per orientare gli edifici
198 11.2. Bulzi (SS) - San Pietro del Crocefisso, sec. XIII
199 11.3. Villamar - San Pietro, sec. XIII
200 11.4. Padria, loc. Moittanu - Santu Sadurinu de Moittanu, sec. XIV
201 11.5. Ghilarza, Zuri (OR) - San Pietro, sec. XIII-XIV
202 III.6. Pozzomaggiore (SS) - San Giorgio Martire, sec. XVI.
205 Parte IV. APPROFONDIMENTI
I. - Bizzarro ma non troppo
205 L'orologio solare di Cheremule e la sua numerazione
206 I.1. La numerazione degli orologi solari medievali
207 I.1.2. Numeri verticali e trasversali
210 I.2. A chi serviva l'orologio di Cheremule?
II. - Una insolita opzione
213 Lo stilo ordinario
213 II.1. Una soluzione geniale
III. - Graffiti ancora senza risposte
Aburadores? Discutiamone
219 III.1. Gli Aburadores
221 CAGLIARI: Santa Maria (cattedrale), secc. XII-XIII
221 DECIMOPUTZU (CA): Madonna delle Grazie (parrocchiale)
223 II.2. La cattedrale di Alghero e il 'probabile' orologio solare nel suo campanile
Parte V. APPENDICI
Appendice I. I segni
229 Riconoscere un orologio solare medievale
230 I.1. Le tipologie
Appendice II. Distribuzione degli orologi solari medievali in Italia
Stato del censimento (anno 2010)
233 II.1. La distribuzione
243 II.2. Perché non è sempre facile trovare orologi medievali?
247 Bibliografia